I futures sui mercati statunitensi hanno chiuso di poco sopra la parità. Anche il rally dei rendimenti obbligazionari si è interrotto prima della testimonianza di Jerome Powell in cui il presidente della Federal Reserve sarà interrogato dai legislatori sull’inflazione e sui tassi di interesse.
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I futures legati all’S&P 500 sono aumentati dello 0,2% oggi, mettendo l’indice sulla buona strada per porre fine a una serie di ribassi. I futures Nasdaq-100 ad alto contenuto tecnologico sono rimasti piatti, mentre i futures legati al Dow Jones Industrial sono aumentati dello 0,1%.
Il rally dei rendimenti dei titoli di stato USA si è fermato. Il rendimento del Tesoro a 10 anni si è stabilizzato al massimo delle ultime 52 settimane. Il rendimento dell’obbligazione di riferimento è sceso a 1,759%, dall’1,779% di lunedì.
La prospettiva di aumenti dei tassi di interesse imminenti e più rapidi del previsto ha sconvolto i mercati finanziari questo mese. Scommettendo su un aumento dei tassi già a marzo, gli investitori si sono mossi per vendere obbligazioni, aumentando i rendimenti, il che a sua volta ha spinto il trading volatile per le azioni, in particolare le aziende tecnologiche.
Gli investitori stanno cercando maggiori informazioni nei commenti di Powell. Oggi i legislatori del Senato decideranno sulla sua nomina per un secondo mandato a presidente della Fed. Sebbene sia prevista la sua conferma, è probabile che Powell debba affrontare dure domande su inflazione e sui tassi di interesse. Temi che hanno spaventato gli investitori e guidato la volatilità dei mercati.
“Ora c’è più rischio che l’aumento dei tassi coincida con il calo della crescita e questa è ovviamente una cattiva combinazione”. Ha affermato Altaf Kassam, responsabile della strategia di investimento per State Street Global Advisors in Europa.
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