Uber, società specializzata nelle soluzioni di mobilità alternativa, scalda i motori ed avvierà l’offera pubblica di acquisto. Ormai l’operazione è data per certa, e sarà una delle più grandi riguardanti il comparto tecnologico. Per scoprire i dettagli e capire il reale valore del prezzo di vendita delle azioni durante la IPO bisogna attendere ancora qualche giorno.
La società californiana, fondata dieci anni fa da Travis Kalanick e da Garrett Camp, potrebbe essere valutata dal mercato tra i 90 e i 100 miliardi di dollari. Un esempio molto attuale potrebbero essere i 24 miliardi di Lyft al momento della quotazione. Uber punta ad una raccolta sul mercato per circa 10miliardi di dollari
Uber continua ad aumentare il fatturato, ma senza generare profitti: nel 2018 ha dichiarato ricavi per 11,3 miliardi di dollari (+45%), con perdite per 1,8 miliardi, salite a 3,3 miliardi al netto della vendita di rami di business in Asia e Russia (ma che risultano in netto calo rispetto al «rosso» da 4,5 miliardi del 2017). Il colosso è noto anche per le varie controversie legali in tutto il mondo, ma tutto ciò non sembra spaventare l’interesse del mercato.
Fondamentale sarà il roadshow previsto entro fine mese: dove i responsabili dovranno spiegare tutti i dettagli e gli obiettivi di sviluppo, agli investitori. Una nota di preoccupazione infatti, potrebbe essere il modello di business, in cui Uber non considera gli autisti come dipendenti. Se dovessero diventarlo in futuro, l’impatto sul bilancio potrebbe essere sostanziale, generando un ovvio abbassamento degli utili.
Ad oggi infine, secondo i rumors attuali, la società potrebbe essere una delle più grandi aziende tecnologiche USA ad approdare sul mercato.