Trimestrale Societaria: come interpretarla ?

La cosiddetta "trimestrale" è un comunicato di presentazione dei dati finanziari di bilancio. Quali sono le principali voci su cui focalizzarsi ?

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interpretazione trimestrale

La cosiddetta “trimestrale societaria” è un comunicato di presentazione dei dati finanziari di bilancio,  che ha come scopo un’informazione essenziale ed efficace sui risultati dell’azienda. Dovrebbe seguire uno schema standard che, partendo dall’andamento dei ricavi, possa presentare i principali punti con relative variazioni sul periodo corrispondente dell’anno precedente

Quali sono le principali voci ?

Un esempio, per un’azienda potrebbe essere il seguente:

Fatturato consolidato

Margine Operativo Lordo (EBITDA)

Risultato Operativo (EBIT)

Utile netto del Gruppo

Può risultare importante un’informazione sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto con l’importo assoluto registrato a fine periodo confrontato col dato di inizio periodo. In questo modo risulta di migliore comprensione la generazione di cassa da parte dell’impresa e gli effetti sulle macro grandezze a livello patrimoniale.

Confronto

Il primo step è quello di confrontare i dati di periodo attuali, in rapporto ai precedenti. È quello che accade per la maggioranza delle società o, meglio, per la maggioranza di quelle che presentano conti positivi ed in miglioramento sul periodo precedente.

In secondo luogo, la trimestrale societaria viene confrontata con le stime degli analisti. Nella maggior parte dei casi, quando i guadagni non soddisfano nessuna di queste stime, il prezzo delle azioni di un titolo tenderà a scendere. Al contrario quando gli utili battono le previsioni di un importo significativo, il prezzo delle azioni tenderà probabilmente a crescere.

Utile per Azione

Il dato “utile per azione” assume solitamente il ruolo più importante, in quanto fornisce un rapporto degli utili aziendali, rispetto alle azioni in circolazione. L’utile per azione espresso all’interno di una trimestrale,  mette a confronto i guadagni della società, con la sua capitalizzazione di mercato. Un’azienda che produce utili vuol dire che, tolte le spese e le tasse, detiene in cassa denaro che può essere utilizzato per investimenti, per la creazione di nuovi prodotti, per campagne di marketing ma anche per pagare i dividendi ai propri azionisti. Dunque, produrre utili significa essere in salute. Un titolo cresce e prospera solo quando i suoi prodotti o servizi vengono venduti in grandi quantità generando quello che viene tecnicamente definito utile. L’utile è in pratica la differenza tra ricavi e costi, il guadagno al netto dei costi e delle tasse. Gli utili sono forse il numero più studiato nel bilancio di una società.

Dati Secondari

Quando i dati primari della trimestrale non risultano eccellenti, vengono portati alla luce aspetti positivi della gestione aziendale definiti “poco pertinenti” con i risultati di periodo. Vediamo alcuni esempi:

  • focus su business secondari: a volte un comunicato inizia con un messaggio del tipo “forte crescita del business” che sembra indice del fatto che i ricavi dell’azienda hanno avuto un’evoluzione positiva, salvo poi scoprire che il business in questione conta per una quota ridotta dei ricavi e nel complesso questi ultimi sono scesi;
  • enfasi sul volume d’affari ma non sui margini: se l’unica voce con segno più sono i ricavi può accadere che il comunicato inizi correttamente, con l’esposizione del giro d’affari e la sua variazione sull’anno precedente ma che si rimanga sul vago quando si arriva a parlare dei margini;
  • confronti temporali non omogenei: quando il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente può risultare penalizzante, è possibile giocare la carta di un diverso periodo di raffronto per i dati (ad esempio con l’ultimo trimestre disponibile o il dato dell’intero esercizio precedente);
  • confronto dei dati consuntivi con quelli di budget: confrontare i dati di consuntivo con gli obiettivi aziendali è una operazione corretta anche se dovrebbe riguardare più il management della società che gli azionisti.

Alcuni esempi di una trimestrale, come Amazon, Facebook ed Apple.

Concludendo possiamo affermare che, già dalle prime righe del comunicato stampa di una trimestrale societaria, si può avere un’indicazione generica sull’andamento dei conti societari anche se il consiglio è quello di andare agli schemi di bilancio magari confrontandoli con gli stessi schemi presentati un anno prima, a volte un numero dice molto più di una intera pagina di testo.