Theresa May ha annunciato che sarà il Primo Ministro del Regno Unito fino al 7 giugno 2019.
Era nell’aria, infatti proprio ieri anche attraverso questo articolo, sempre più rumors insistevano su un atteso annuncio, arrivato oggi.
In tre occasioni, i parlamentari britannici si sono rifiutati di votare a favore del tanto bistrattato accordo Brexit. Quest’ultimo ha prodotto forti fratture all’interno dello stesso partito Conservatore. In assenza di un accordo sulla revoca della Brexit, la prospettiva che il Regno Unito soffra di un’uscita disordinata dall’Unione europea sembra ora un risultato più probabile. La data di partenza ufficiale della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord dall’Unione Europea è il 31 ottobre 2019.
Il processo di selezione del sostituto di Theresa May comincerà ora.
Con il legislatore conservatore e l’ex ministro degli esteri Boris Johnson pesantemente candidato come il suo probabile successore.
La premiership della May è durata circa tre anni. Dopo aver vinto la concorrenza di David Cameron, è diventata la seconda leader donna U.K. dopo Margaret Thatcher. Ha iniziato il processo ufficiale di uscita U.K. dall’Unione Europea, innescando l’articolo 50 nel marzo 2017. Il mese successivo, May ha annunciato le elezioni generali con lo scopo di rafforzare la sua posizione nelle trattative sulla Brexit. Questa mossa però, si è ritorta contro perché il numero dei deputati conservatori del partito è diminuito. Ha costretto così, il suo governo ad operare attraverso un accordo di fiducia. Fiducia cercata con i voti del Partito democratico unionista (DUP) dell’Irlanda del Nord.
Il suo modello per uscire dall’Unione Europea alla fine non è riuscito a soddisfare i legislatori. Ed ha messo in atto una sequenza di eventi poco profittevoli, portandola alle dimissioni.
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