Tensioni USA – Iran: Petrolio e T-Note reagiscono

Piccola inversione al rialzo sui rendimenti dei T-Note USA in questo venerdì, mentre gli operatori del mercato monitorano le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran.

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t-note usa

Piccola inversione al rialzo sui rendimenti dei T-Note USA in questo venerdì, mentre gli operatori del mercato monitorano le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran.

T-Note

Il rendimento del titolo del T-Note decennale, si è spostato inversamente al prezzo, riportandosi a ridosso di quota del 2,035%. Il rendimento del titolo del T-Note a 30 anni era più alto intorno al 2,54%. Secondo il New York Times, il presidente Donald Trump ha approvato attacchi militari su diversi obiettivi iraniani. Ma si è improvvisamente ritirato dal lancio degli attacchi. Funzionari degli Stati Uniti hanno detto giovedì che un missile iraniano ha abbattuto un drone di sorveglianza senza equipaggio degli Stati Uniti.

Intanto i dati macro pubblicati giovedì hanno mostrato che le richieste di sussidi di disoccupazione USA sono scese al di sotto delle aspettative la scorsa settimana.

Mentre nei mercati petroliferi, i future sul greggio hanno visto i prezzi aumentare di oltre il 6% nella sessione precedente.

Il dollaro USA debole

Il dollaro è diretto a registrare una grande perdita su base settimanale, toccando il minimo da cinque mesi contro lo yen giapponese. Mentre serrata è la lotta contro l’euro, dopo la virata dovish da parte della Federal Reserve. L’indice del dollaro ha toccato un minimo a 96.495, il livello più basso dal 7 giugno scorso.

Il nodo attuale vede contrapposte la Banca Centrale Europea che ha aperto la porta a tagli dei tassi di interesse e maggiori stimoli per contrastare un rallentamento economico. La Fed ha invece fornito un assist alla discesa del dollaro negli ultimi due giorni del 2019.

L’attenzione ora si sposta sul fatto che gli USA e Cina possano risolvere il nodo sulla guerra commerciale nel vertice del G-20 leader in Giappone la prossima settimana. Infatti, i presidenti Xi Jinping e Donald Trump si incontreranno a margine del G20 il prossimo fine settimana, ma gli analisti dicono che le possibilità di una svolta decisiva, rimangono ancora basse. Una vertiginosa invece disputa tra USA ed Iran, dopo l’abbattimento di un drone USA di sorveglianza senza pilota, ha anche sostenuto l’acquisto di yen, che ha toccato il massimo da cinque mesi. “Lo yen continua a beneficiare del cambiamento accomodante nella politica della Fed e della BCE, insieme ad altre valute a basso rendimento come il franco svizzero”.

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L’euro ha toccato un nuovo massimo settimanale di $ 1,1319, grazie anche ai dati migliori sull’attività commerciale francese e tedesca. “Il rialzo del dollaro è limitato, perché stiamo già guardando oltre la riunione di luglio della Fed per ulteriori tagli dei tassi” ha detto il senior strategist di IG Securities.

Fuori dal coro rimane la la Bank of England, che ha sorpreso ieri con un tono meno accomodante rispetto ad altre banche centrali. Nonostante questo, ha tagliato le previsioni di crescita del secondo trimestre.

Petrolio

I rincari del petrolio seguono i timori di un attacco militare statunitense all’Iran, che avrebbe interrotto i flussi dal Medio Oriente. Ricordiamo che quest’ultimo fornisce oltre il 20% della produzione mondiale complessiva.

Gli USA hanno affermato di aver guidato il drone nello spazio aereo internazionale, l’Iran ha detto di aver sparato al drone sul suo territorio.

I funzionari iraniani hanno inoltre detto a Reuters, che Teheran ha ricevuto un messaggio dal presidente Donald Trump attraverso l’Oman, il quale li avvertiva su un attacco americano imminente. Hanno aggiunto inoltre, di aver risposto dicendo che qualsiasi attacco avrebbe avuto conseguenze regionali e internazionali. Le tensioni sono aumentate perché le sanzioni statunitensi sull’Iran, hanno gravemente ridotto le esportazioni di petrolio dal terzo produttore dell’OPEC.

“Non c’è dubbio che una grave interruzione del transito del petrolio attraverso questa strada vulnerabile sarebbe estremamente grave”.

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