I prezzi del petrolio sono balzati al livello più alto in tre anni dopo che l’Opec e i suoi alleati hanno abbandonato la decisione di aumentare la produzione di petrolio. Arabia Saudita, la Russia e gli Emirati Arabi Uniti hanno faticato a raggiungere un compromesso.
La coalizione non è riuscita a trovare un compromesso e ha cancellato la riunione. Nel weekend è emerso un duro contrasto tra gli Emirati arabi uniti e l’Arabia Saudita, ex alleati di ferro oggi su fronti opposti. In relazione al petrolio e non solo.
Guarda anche: Crisi ed inversione della Curva
Le trattative per pianificare il prossimo aumento della produzione di petrolio sono arrivate a un binario morto e la coalizione, dopo aver cercato invano un compromesso con gli Emirati arabi uniti, si è arresa. Al punto da rinviare tutto a un nuovo incontro, la cui data verrà «decisa a tempo debito». I ministri del petrolio Opec + si sarebbero dovuti riunire lunedì dopo non essere riusciti a raggiungere un accordo alla fine della scorsa settimana, con gli Emirati Arabi Uniti che tuttavia si sono irritati per un obiettivo di fornitura che ritengono troppo basso e sottovalutano la propria capacità di produzione.
I colloqui bilaterali non sono riusciti a rompere l’impasse e trovare l’unanimità richiesta prima dell’inizio previsto dell’incontro formale, infatti il successivo incontro virtuale è stato annullato.
Guardate il video per capire in breve cosa è successo, ed un livello CHIAVE FONDAMENTALE che vi consigliamo di conoscere per il breve termine!
Un rappresentante che ha familiarità con la politica dell’Arabia Saudita ha affermato che la posizione degli Emirati Arabi Uniti ha reso fuori portata l’accordo. “Abbiamo perso una buona opportunità per aiutare il mercato ad alleviare una carenza temporanea”, ha affermato. “Loro [EAU] devono ora “sopportare” il rialzo dei prezzi del petrolio”.
L’Opec+ ha ridotto la produzione di petrolio di quasi 10 milioni di barili al giorno l’anno scorso. A cause della pandemia, i consumi sono crollati e negli ultimi mesi ha lentamente riportato l’offerta sul mercato. I tagli attuali si attestano a poco meno di 6 m b/d.
Hai trovato questo articolo interessante? Iscriviti al nostro canale Telegram gratuito: clicca qui