Perché il 90% dei trader non è profittevole ?

Gli organi di vigilanza che periodicamente pubblicano i dati dei Retails sui Mercati Finanziari, mostrano sempre impietosi i numeri dei pochi operatori che hanno successo.

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il 90% dei trader perde denaro
90% perdono denaro
Secondo alcune statistiche internazionali è spaventoso notare come il 90% dei trader Retail che operano nei mercati finanziari non è profittevole. Siamo sicuramente d’accordo nel dire che nel trading ed in tutti gli investimenti avvenuti all’interno dei mercati finanziari il Santo Graal non esiste. È altrettanto vero che esistono però delle tecniche verificate che, se utilizzate correttamente portano un trader ad essere profittevole nel tempo.
L’errata informazione ed il facile concetto di “guadagno veloce” fatto trapelare dai continui banner pubblicitari, ormai ovunque sul web, rendono sempre più complesso educare correttamente chi oggi vuole iniziare a fare trading in modo corretto.

Quali sono gli errori più comuni ? 

  1. Mancanza di un piano di trading: ricercare un giusto piano di trading è di fondamentale importanza. Dobbiamo ricordare che possedere un piano di trading funzionale non implica abbandonarlo nel momento in cui si incassano delle perdite a mercato. Gli stop-loss vanno intuiti come costi fissi che qualsiasi impresa ha e come tali vanno accettati! Cambiare piano di trading solo per alcuni loss incassati, è uno degli elementi che porta un trader a perdere denaro.
  2. Errata gestione dei nostri soldi: la corretta gestione dei nostri soldi è altrettanto importante. Ad oggi si possono trovare milioni di articoli e free e-book che ci influenzano e ci fanno credere ad idee del tutto false e poco veritiere. Come guadagnare tanto, subito ed investendo somme molto basse. Abuso della Leva Finanziaria  (Cos’è la leva? vedi questo articolo). Per i neofiti è come afferrare un coltello che cade. Noi consigliamo di utilizzare broker che offrono micro-lotti. Vi permettono così di depositare capitali molto ridotti e di aprire posizioni dove il massimo rischio programmato sin dall’inizio non supera mai 1,5% del vostro capitale.
  3. Tagliare i profitti e lasciar correre le perdite: altro errore molto comune per un trader è tagliare i profitti e lasciar correre le perdite. In questo caso subentra purtroppo la natura dell’essere umano. Spesso ci accontentiamo di poco solo perché si è in profitto. Il giusto rapporto rischio-rendimento in qualsiasi piano di trading è fondamentale.  Un errore comune è quello che ci porta a sperare di recuperare una grossa perdita in corso. Non sono state rispettate le regole e ci aggrappiamo alla speranza. Facciamo un esempio: euro/dollaro è sceso da 1,40 a 1,04 per poi risalire a 1,12. Magari in un futuro remoto tra 5-10 o 20 anni, potrà ritornare a 1,40. La domanda adesso è: abbiamo abbastanza fondi e tempo per poter mantenere una fluttuazione cosi grossa per una sola operazione? e cosa ci comporta a livello emotivo?
  4. Mancata conoscenza dei mercati: molti trader non conoscono i mercati e le loro dinamiche. Prima di inserire il nostro primo ordine in piattaforma, studiamo i grafici di riferimento. Pensate ad un finto-medico che si appresta ad un intervento importante senza aver studiato medicina, potrà mai raggiungere risultati ottimali ? La conoscenza approfondita dei singoli strumenti di investimento, piuttosto che delle procedure o degli aspetti tecnici, sono elementi di vitale importanza al fine di evitare degli errori procedurali che potrebbero portare pesanti perdite al nostro capitale.

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