L’impeachment di Trump non dovrebbe preoccupare i mercati

La mossa dei democratici ha causato nervosismo a Wall Street. Ma la storia suggerisce che gli investitori non devono preoccuparsi.

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La mossa dei democratici al Congresso degli Stati Uniti, di avviare un’indagine formale sull’impeachment contro il presidente Donald Trump ha causato nervosismo a Wall Street. Ma la storia suggerisce che gli investitori non devono preoccuparsi.

La portavoce della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi ha annunciato le indagini in merito all’ammissione del tycoon di aver fatto pressioni su Kiev per indagare il figlio di Joe Biden. Trump viene accusato di aver cercato di “arruolare” un governo straniero al fine di ricevere un aiuto politico utile alla sua rielezione. In particolare, quello di colpire il suo più probabile avversario alle urne, l’ex vicepresidente Biden appunto. L’S & P 500 ha chiuso in calo dello 0,84%, in parte danneggiato dall’anticipazione dell’annuncio di Pelosi.

Mentre l’incertezza creata dalla mossa ha momentaneamente sconvolto il mercato, gli investitori hanno affermato che la guerra commerciale USA-Cina ed i danni che potrebbe arrecare all’economia globale,rimangono ancora i problemi più urgenti. La rimozione di Trump, un repubblicano, dall’incarico è apparso improbabile. Richiederebbe al Senato controllato dai repubblicani di condannarlo in un processo a maggioranza dei due terzi.

Bucky Hellwig, Senior Vice President di BB&T Wealth Management:

“Non succederà, dove hai un senato repubblicano condannare un presidente repubblicano in carica”.

Secondo John Normand di JPMorgan, Wall Street cadde e il dollaro crollò nei mesi precedenti alle dimissioni del presidente Richard Nixon nel 1974. Quando era minacciato di impeachment per lo scandalo Watergate. Ma quella volatilità del mercato si è anche confrontata con la decisione di Nixon di sospendere la convertibilità del dollaro in oro ed una recessione a seguito dello shock petrolifero della fine del 1973.

Clinton Impeachment

Wall Street ha anche resistito all’impeachment del 1998 di Clinton, successivamente assolto dal Senato. L’indice S&P 500 è crollato del 10% negli 11 giorni di negoziazione precedenti l’8 ottobre 1998, quando i documenti di impeachment per Clinton furono inviati alla Camera. Ma l’indice ha recuperato succeviamente quelle perdite entro il 21 ottobre. Ed ha continuato a salire per il resto del 1998, chiudendo l’anno con un aumento del 27%.

clinton timeline

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Mercati

Le azioni hanno chiuso la giornata leggermente al di sopra di questi minimi, ma in territorio negativo, con l’indice S&P 500 in calo del -0,84% in chiusura, mentre il DIA Jones Industrial Average a -0,53% in calo di circa 140 punti. Altri fattori erano anche all’opera. I dati sulla fiducia dei consumatori in netto calo ed un discorso del Presidente Trump alle Nazioni Unite, che non è stato chiarificatore sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Ma i mercati erano in sentiment negativo in risposta ai titoli riguardanti la recente interazione di Trump con il presidente ucraino Voldomyr Zelensky. Pare infatti che sia in discussione la decisione di Trump di chiedere al capo del suo staff di trattenere il rilascio di un pacchetto di aiuti da $391mln in Ucraina. Questo, più di una settimana prima che Trump parlasse con Zelensky in una telefonata a luglio. In quella chiamata, Trump ha esortato il presidente ucraino a indagare sui rapporti commerciali del figlio del candidato alla presidenza democratico Joe Biden, secondo il Wall Street Journal.

La giornata infine si è conclusa con i mercati azionari che hanno leggermente ridotto le perdite. Timido rimbalzo a seguito del tweet di Trump. Nello stesso ha dichiarato che rilascerà “la trascrizione completa, completamente declassificata e non modificata della mia conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina Zelensky …”

trump tweet