L’evoluzione dei rischi economici impone alla Fed molti interrogativi

Non è escluso un ulteriore allentamento da parte della FED nella riunione del 17-18 marzo.

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I banchieri centrali statunitensi vedono rischi “in evoluzione” per la più grande economia mondiale, causati dalla rapida diffusione del coronavirus. Stanno cercando di valutare le prospettive future, sia per le prospettive di business che per la risposta della Federal Reserve.

Questa settimana la Fed ha ridotto i tassi di mezzo punto a sorpresa – portando il tasso target tra l’1,00% e l’1,25%. Nuovi casi della malattia emersa in Cina, sono esplosi in Corea del Sud, in Italia e altrove e con i prezzi globali delle azioni in netto calo sui timori di una pandemia.

Da allora, i casi di COVID-19, la malattia respiratoria a volte fatale causata dal virus, hanno continuato a salire, con persone che si sono dimostrate positive in più stati anche in USA. Le aziende rispondono sempre di più facendo lavorare i dipendenti da casa, riducendo i viaggi ed altre misure per frenare la diffusione del virus. Nonostante tali misure possano anche rallentare l’attività economica.

La Fed di San Francisco nel suo rapporto trimestrale:

“Se il numero di casi negli Stati Uniti dovesse aumentare in modo significativo, le misure di contenimento potrebbero smorzare l’attività domestica. Con i viaggiatori, acquirenti e dipendenti che eviteranno i rischi di contagio. La profondità e l’ampiezza dell’impatto rimane incerta data la natura in evoluzione del contenimento”.

Con due settimane di anticipo sulla prossima riunione di impostazione delle politiche della Fed, i mercati finanziari stanno scontando ulteriori tagli ai tassi in vista.
“L’azione di politica monetaria di questa settimana, ci ben posiziona a sostegno dell’espansione economica”.

Parole del presidente della Fed di New York John Williams, osservando che prima che il virus si facesse sentire l’economia degli Stati Uniti aveva “un ottimo slancio” alimentato da una solida crescita dell’occupazione. “Stiamo monitorando attentamente gli effetti del coronavirus sulle prospettive economiche USA  e risponderemo in modo appropriato”. Ha aggiunto inoltre che i funzionari della Fed si stanno coordinando con le banche centrali di tutto il mondo. Obiettivi: ridurre i rischi per l’economia globale e garantire che i mercati finanziari funzionano senza intoppi.

Parlando a Chicago, il presidente della Fed di Dallas – Robert Kaplan – ha affermato che un fattore chiave nel definire la sua opinione sulla necessità di un maggiore allentamento delle politiche è il numero di nuovi casi della malattia nei prossimi giorni. Dato che ritiene più importante, piuttosto che dati previsionali come i NFP che saranno presentati oggi.

Per quanto riguarda un ulteriore allentamento da parte della FED nella riunione del 17-18 marzo, Kaplan ha detto che “non immagina che cosa farà la Fed … Voglio prenderla un giorno alla volta …”

Ma alla fine, Kaplan ha detto che spera che l’interruzione dell’economia americana durerà solo un trimestre. E che il taglio dei tassi di questa settimana, aiuterà l’economia a riprendersi più velocemente.

“Avremo un po’ di rallentamento e spero che con il senno di poi si rivelerà transitorio”.