Le vendite di auto europee hanno mostrato i primi segni di una tiepida ripresa a maggio. Gli showroom infatti sono stati riaperti dopo un arresto di due mesi a causa della pandemia.
Le nuove immatricolazioni automobilistiche in tutta la regione sono diminuite del 57% su base annua, ha dichiarato oggi l’Associazione europea dei produttori di automobili. Mentre è il peggior maggio da quando il gruppo ha iniziato a monitorare i dati nel 1990. In miglioramento rispetto al calo del 78% ad aprile.
L’esatta forma di una potenziale ripresa non è ancora chiara poiché le case automobilistiche come Volkswagen e Fiat Chrysler Automobiles ad esempio, si preparano ad annunciare i risultati per quello che probabilmente sarà un secondo trimestre devastante. Negli Stati Uniti, Ford Motor Co. prevede una perdita di $ 5 miliardi per i tre mesi fino a giugno.
L’industria spera che i consumatori possano alimentare un miglioramento quest’estate utilizzando le auto per le loro vacanze, invece di volare verso destinazioni lontane. I clienti statunitensi hanno acquistato veicoli commerciali e non a maggio, stimolando un rimbalzo delle vendite. Un altro segnale positivo viene dalla Cina, dove le vendite di auto sono aumentate per la prima volta in quasi un anno il mese scorso.
L’indice Stoxx 600 Automotive & Parts è salito dell’1% nei primi scambi di mercoledì.
Le vendite sono diminuite del 43% nei primi cinque mesi dell’anno, segno che un rimbalzo richiederà del tempo. Il mese scorso tutti i paesi europei hanno mostrato cali percentuali a due cifre, sebbene alcuni abbiano fatto meglio di altri. Le immatricolazioni tedesche sono diminuite di circa la metà, mentre la Spagna è scesa di quasi il 73%.
Nel frattempo, le aziende stanno riducendo i costi ove possibile. Renault ha annunciato a maggio che ridurrà i livelli di personale in tutto il mondo, mentre il fornitore automobilistico tedesco ZF Friedrichshafen ha dichiarato che prevede di tagliare fino a 15.000 posizioni. In totale, l’industria automobilistica europea ha annunciato oltre 50.000 tagli di posti di lavoro dall’inizio della pandemia.
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I produttori di automobili e i concessionari hanno ancora scorte elevate. Con l’aumento della produzione, le auto in eccedenza stanno minacciando di accumularsi se le vendite non si riprendono rapidamente, il che potrebbe portare a ulteriori tagli di posti di lavoro mentre le aziende cercano di trovare un modo per permettersi un eccesso.
I governi europei stanno cercando di sostenere la domanda con programmi di stimolo, sebbene non tutti siano rivolti direttamente all’industria automobilistica.
La Germania la scorsa settimana ha presentato un pacchetto di 130 miliardi di euro (147 miliardi di dollari) incentrato su una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto e sui sussidi per le auto elettriche, tralasciando i più ampi incentivi all’acquisto di auto richiesti dall’industria. Al contrario, il governo spagnolo ha annunciato questa settimana un programma di 3,75 miliardi di euro specifico per l’industria automobilistica.
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