A.P. Moller-Maersk A/S, che controlla circa un quinto della flotta globale utilizzata per il trasporto di merci via mare, ha avvertito che le ricadute di Covid-19 ridurranno i volumi di ben il 25% in questo trimestre.
Il cupo segnale di Maersk segue un avvertimento dell’Organizzazione mondiale del commercio del mese scorso. Avvertiva infatti che la pandemia avrebbe potuto provocare il peggior crollo dei flussi commerciali internazionali dalla seconda guerra mondiale. Maersk, con sede a Copenaghen, ha affermato che la pandemia di coronavirus ha già “avuto un impatto significativo sul livello di attività”. La società ora vede contrarsi il mercato globale dei container quest’anno, rispetto a una precedente previsione di crescita tra l’1% e il 3%.
Le azioni di Maersk oggi hanno aperto in ribasso di circa il 5% in avvio di scambi. Il suo valore di mercato è sceso di oltre il 30% quest’anno, a circa $ 18,5 miliardi.
Maersk ha affermato che il commercio globale di container è diminuito del 4,7% nel primo trimestre. Tutta colpa del Covid-19 che ha colpito sia la catena di approvvigionamento che la domanda.
“Covid-19 e i successivi blocchi del paese hanno portato a una grave flessione della produzione e della domanda nella maggior parte del mondo. Mentre alcuni paesi stanno lentamente iniziando ad aprirsi, altri sono ancora solo nelle prime fasi.”
Soren Skou, amministratore delegato di Maersk, ha detto che si aspetta ancora “una sorta di recupero ad U”. “In questo momento, crediamo di essere in fondo e probabilmente saremo qui per un po ‘”, ha detto Skou. “Ma nel terzo trimestre, nel quarto trimestre, dovremmo iniziare a vedere un po ‘di ripresa”.
Sebbene le prospettive globali siano cupe, Maersk è riuscito a realizzare una crescita del suo profitto operativo. Non è irrealistico che possa almeno avvicinarsi alle prospettive Ebitda da 5,5 miliardi di dollari annunciate prima della sospensione delle linee guida del 2020. Tuttavia, il secondo trimestre “sarà appesantito da onde alte e grande incertezza”.
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Le entrate di Maersk sono leggermente aumentate a $ 9,57 miliardi, un valore migliore rispetto ai $ 9,36 miliardi stimati dagli analisti. I flussi commerciali globali vengono interrotti su una scala senza precedenti poiché sia i produttori che i consumatori vengono colpiti da blocchi che hanno spazzato via la domanda. Di conseguenza, l’industria ha dovuto fermare il 13% circa della sua flotta in tutto il mondo, secondo i dati compilati da Alphaliner.
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