La Cina ribatte: non cederà mai alle richieste degli Stati Uniti

I colloqui commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina si concentrano sempre più sui rapporti tra quest'ultima e le compagnie straniere.

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Cina Xi Jinping

I colloqui commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina si concentrano sempre più sui rapporti tra quest’ultima e le compagnie straniere. Pechino afferma, che le principali denunce americane relative agli aspetti strutturali della sua economia, si stanno scontrando con “interessi fondamentali”.

In precedenza, il termine “interesse di base” era generalmente inteso come riferito alle affermazioni territoriali di Pechino – come quelle su Taiwan.

Il commento pubblicato questo fine settimana dall’agenzia di stampa statale cinese, ha sottolineato che la Cina non cederà alle sue prerogative su come gestire la propria economia. In quale modo gli USA potevano danneggiare la crescita dell’economia globale ? Lanciando una guerra commerciale con il gigante asiatico.

“Il governo USA, ha fatto molte richieste arroganti al tavolo delle trattative. Inclusa la limitazione dello sviluppo delle imprese di proprietà statale. Ovviamente, questo è oltre il campo e la portata dei negoziati commerciali, e tocca il sistema economico fondamentale della Cina”.

“Questo dimostra che dietro alla guerra commerciale che gli Stati Uniti hanno lanciato contro la Cina, c’è un tentativo di violare la sovranità economica della Cina, e costringere la Cina a danneggiare i suoi interessi principali”.

Le grandi imprese statali cinesi controllano settori strategici come l’energia, le telecomunicazioni e la difesa. Dal momento che tali società beneficiano di politiche e sussidi favorevoli, le società straniere lamentano un vantaggio ingiusto. La crescente controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina ha concentrato le accuse su: resa forzata della tecnologia proprietaria ed umiliazione dei diritti di proprietà intellettuale.

I critici dicono che la Cina ha tratto molti benefici economici, aderendo all’Organizzazione mondiale del commercio nel 2001. Il tutto senza seguire gli impegni per ridurre il controllo statale. Pechino ha compiuto alcuni sforzi per aumentare il ruolo del mercato nella sua economia e consentire alle aziende straniere un maggiore accesso.

Interessi principali

Il governo ha anche teso ad indicare progressi graduali nelle aree economiche, mentre ha tracciato una linea dura sulle questioni geopolitiche. Ciò ha portato alcuni a leggere il commento di questo fine settimana come una grande espansione della politica per includere la tecnologia e l’economia. Nel gennaio 2018, un commento diceva: “L’integrità territoriale è l’interesse principale della Cina. Hong Kong, Macao, Taiwan e il Tibet sono tutte parti indispensabili della Cina”. Le dichiarazioni pubbliche del ministero degli Esteri cinese hanno ripreso lo stesso concetto. Tuttavia, alcuni analisti hanno sottolineato che il governo cinese ha precedentemente affermato che lo sviluppo economico è uno dei principali interessi del paese.

Nel settembre 2011

Quando Hu Jintao era presidente della Cina, il governo ha pubblicato un white paper su “Lo sviluppo pacifico della Cina”. Il documento, sottolineava che gli interessi principali della Cina includono: “sovranità nazionale, sicurezza nazionale, integrità territoriale, l’unità nazionale, la stabilità del sistema politico nazionale e della società in generale come stabilito dalla Costituzione cinese e la garanzia fondamentale di uno sviluppo economico e sociale sostenibile “. Il piano del presidente Xi Jinping di costruire infrastrutture regionali e rotte commerciali era “One Belt, One Road”.

Il che implicava a molti che la Cina voleva usare il programma per aumentare il proprio dominio globale. Negli ultimi anni è emerso il termine “Belt and Road Initiative”, che implica un concetto in cui la Cina guida, ma non domina. Il paese è rimasto “timido” su ciò che il programma in particolare copre. Gli analisti hanno notato che il Road Forum di quest’anno, tenutosi a Pechino, ha chiarito che il programma guidato dalla Cina guarda al di là dello sviluppo delle infrastrutture per influenzare la tecnologia e la governance globale.