Goldman Sachs afferma che la recessione commerciale dell’Asia abbia fatto il suo corso e ci sono segni, che il crollo delle esportazioni stia toccando il fondo.
Questo l’opinione secondo gli economisti di Goldman Sachs. Evidenziano un sostanziale aumento delle esportazioni negli Stati Uniti da parte delle economie asiatiche tra cui Taiwan, Vietnam ed India che stanno effettivamente annullando la caduta delle spedizioni dalla Cina.
Secondo una nota diffusa da Goldman, a firma A. Tilton:
“I primi shock della guerra commerciale potrebbero essere alle nostre spalle, con le esportazioni asiatiche in Cina in ripresa. Anche le esportazioni tecnologiche si mantengono al passo con le esportazioni non tecnologiche. Inoltre, un rimbalzo del ciclo commerciale asiatico sembra in ritardo, con le esportazioni asiatiche che hanno sottovalutato la crescita dell’attività dei partner commerciali e l’attuale recessione è stata sostenuta più a lungo dei cicli passati.”
Riprendono i colloqui
I negoziatori commerciali cinesi ed americani si incontrano di nuovo a Shanghai questa settimana per il primo round di incontri tra le due parti, da quando i negoziati si sono interrotti a maggio. Secondo Goldman, anche se le tensioni commerciali aumenteranno, un’ondata di misure di sostegno da parte dei governi e delle banche centrali per sostenere la crescita economica, aiuterà la ripresa commerciale. La Federal Reserve punta a tagliare i tassi di interesse questa settimana per la prima volta in un decennio. Di sicuro, ulteriori tariffe statunitensi sulle merci cinesi avrebbero un impatto significativo.
“Riteniamo tuttavia che l’escalation sarebbe probabilmente temporanea prima di un eventuale accordo commerciale. I potenziali danni potrebbero essere mitigati dai continui cambiamenti nelle catene di approvvigionamento. In caso di ulteriore escalation delle tensioni commerciali oltre la nostra previsione, il commercio asiatico potrebbe subire un’altra recessione. Se sarà sostenuta anche il prossimo anno, potrebbe rendere l’attuale down-cycle più lungo dagli anni ’90”
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