Ferrari ha comunicato ha chiuso i primi nove mesi del 2020, con ricavi e redditività in forte contrazione a causa della sospensione sia della produzione che della distribuzione per la pandemia da Covid-19 nella prima parte dell’esercizio.
Tuttavia, i risultati del solo terzo trimestre hanno evidenziato un miglioramento della redditività. Di conseguenza, il management ha rivisto intorno al limite superiore le indicazioni sulla redditività comunicate lo scorso 3 agosto.
Alcuni tra i dati di rilievo dell’ultimo report trimestrale, in attesa della chiusura del bilancio dell’intero 2020, sono riportati di seguito.
- Il margine operativo lordo adjusted è sceso del 18%, passando da 936 milioni a 771 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 33% al 32,3%.
- Il reddito operativo adjusted è calato del 33% a 465 milioni di euro, con un margine sulle vendite in flessione al 19,5%.
- L’utile netto è sceso da 533 milioni a 346 milioni di euro (-34%).
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Nel solo terzo trimestre del 2020 i ricavi di Ferrari sono scesi del 3% a 888 milioni di euro, con un calo delle vendite limitato al 7% (2.313 le vetture consegnate nel periodo in esame), grazie alle consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2.
Al contrario, il margine operativo lordo adjusted è salito del 6% a 330 milioni di euro, con una marginalità in aumento al 37,2,9%. Il risultato finale è stato positivo per 171 milioni di euro.
A fine settembre 2020 l’indebitamento industriale netto era pari a 715 milioni di euro, in aumento dai 337 milioni di euro di inizio anno, attribuibile all’impatto per cassa della distribuzione di dividendi pari a 209 milioni. Alla stessa data la liquidità complessiva disponibile era pari a 1,88 miliari di euro, incluse linee di credito committed inutilizzate per 700 milioni.
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