E se il 2023 riservasse sorprese sui Mercati Finanziari? Le azioni europee sono tornate in vita. Sostenute dai segnali di rallentamento dell’inflazione, dal calo dei prezzi dell’energia e dall’ottimismo che circonda la riapertura della Cina.
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Spesso considerati ritardatari sulla scena dei mercati globali, negli ultimi mesi gli indici azionari di tutta la regione europea hanno sovraperformato. L’indice tedesco DAX e il francese CAC 40 sono saliti ciascuno del 18% o più negli ultimi tre mesi fino a martedì, più del doppio del guadagno dell’8,5% dell’S&P 500. di oltre il 2% dal raggiungimento di un livello record.
L’inversione di tendenza sottolinea come le aspettative economiche siano drasticamente cambiate nei confronti dell’Europa, che solo pochi mesi fa è stata inghiottita dalle ansie per la guerra in Ucraina, una possibile crisi energetica e un’inflazione record. Questi problemi non sono scomparsi del tutto, anche se gli investitori si sono sentiti più a loro agio continuando a tornare a investire nel continente. Anche l’inizio di un nuovo anno non ha fatto deragliare il loro ottimismo. I guadagni per gli indici europei quest’anno hanno finora superato quelli negli Stati Uniti, anche dopo il calo di martedì delle azioni in tutta Europa.
Il FTSE 100 ha perso lo 0,4% durante la giornata, mentre il DAX è sceso dello 0,1%. L’S&P 500, al contrario, ha guadagnato lo 0,7%.
In un recente segnale di fiducia, i trader hanno versato la loro più grande somma di due settimane nei fondi azionari del Regno Unito da giugno. Gli investitori hanno aggiunto oltre 188 milioni di dollari su base netta ai fondi comuni e negoziati in borsa del Regno Unito nel periodo conclusosi mercoledì, secondo EPFR, tracker del flusso di fondi.
Nel frattempo, il posizionamento nel mercato dei futures europeo è diventato più ottimista, secondo Chris Montagu di Citi Research. La scorsa settimana gli investitori hanno aumentato le scommesse rialziste sugli indici europei a un livello maggiore rispetto agli indici statunitensi.
Le azioni europee hanno “mostrato molta resilienza, probabilmente più resilienza del previsto”, ha affermato Susannah Streeter, analista senior di investimenti e mercati presso Hargreaves Lansdown.
La forza del rimbalzo dell’Europa è il risultato sia della meccanica che dei fondamentali. Rispetto agli Stati Uniti, gli indici azionari in Europa non sono dominati dai tipi di grandi titoli tecnologici che hanno trascinato al ribasso il mercato statunitense. In un contesto di tassi di interesse più elevati, la preferenza degli investitori per i titoli value. Come banche, rivenditori e società energetiche, ha favorito gli indici europei inclinati ciclicamente.
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