Deutsche Bank ha dichiarato oggi una perdita superiore alle previsioni di 3,15 miliardi di euro (3,51 miliardi di dollari) nel secondo trimestre a causa di importanti costi di ristrutturazione.
All’inizio di questo mese, Deutsche Bank aveva segnalato che avrebbe perso circa 2,8 miliardi di euro nel trimestre quando ha annunciato che il piano di ristrutturazione del prestatore vedrà andare 18.000 posti di lavoro e costare 7,4 miliardi di euro.
La perdita del secondo trimestre si confronta con l’utile di 401 milioni di euro dell’anno precedente.
Deutsche è considerata una delle banche più importanti per il sistema finanziario globale, insieme a JPMorgan Chase, Bank of America e Citigroup. Ma la banca tedesca afflitta da perdite e scandali, ha scelto di intraprendere una delle più grandi revisioni di una banca di investimento dopo le conseguenze della crisi finanziaria.
La banca ha già preso provvedimenti significativi per attuare la sua strategia, ha dichiarato l’amministratore delegato Christian Sewing.
“Una parte sostanziale dei nostri costi di ristrutturazione è già stata digerita nel secondo trimestre”.
I ricavi netti nel trimestre sono scesi del 6% a 6,2 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano in media, entrate per 6,3 miliardi di euro. La banca prevede ora che le entrate del 2019 saranno inferiori rispetto al 2018. Le previsioni segnano inoltre, un ulteriore ridimensionamento delle aspettative dei trimestri precedenti. Le entrate della divisione di trading di obbligazioni di Deutsche sono diminuite del 4% nel trimestre. Mentre le vendite di titoli azionari e le entrate di trading sono scese del 32%, sottolineando la continua debolezza della banca.
I guai di Deutsche hanno raggiunto il picco con una multa di $ 7,2 miliardi negli Stati Uniti nel 2017 per il suo ruolo nella crisi del mercato dei mutui.
Un duro colpo che ha spaventato i clienti e ha suscitato preoccupazioni normative. Una nuova leadership, con Sewing al timone, ha cercato di far rivivere le sorti di Deutsche, ma i problemi persistono.
Ad aprile la banca ha interrotto quasi sei settimane di colloqui per fondersi con il rivale tra città Commerzbank. Ha quindi intrapreso un piano per “tagli duri”, che rappresenta un importante ritiro dall’investment banking, dove per anni, aveva cercato di competere come una forza importante a Wall Street. I dettagli di questi piani sono stati annunciati all’inizio di questo mese. La banca istituirà una nuova cosiddetta “bad bank” per liquidare le attività indesiderate, con un valore di 74 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio.
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