Dax: dove potrebbe arrestare la sua corsa al ribasso

Nuova ondata di ribassi, l'indice tedesco DAX che cede sotto la quota dei 12000pti. 

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Nuova ondata di ribassi anche in quest’ultima seduta di settimana, con un indice tedesco DAX che cede sotto la quota dei 12000pti.

Gli ultimi dati macro economici presentati dagli istituti di statistica tedeschi, annunciavamo già da tempo una debolezza e stagnazione economica. La finanza e l’economia negli ultimi anni si sono sempre più allontanate, creando asincronie e anomalie strutturali. Indici e quotazioni societarie in continuo rialzo, nonostante appunto dati macro o bilanci non proprio lusinghieri.

L’esplosione del coronavirus in Italia nel weekend passato, ha fatto scattare i reali timori sulle prospettive future delle economie occidentali e non solo. Ci avviamo a chiudere la peggior settimana per i mercati azionari dall’ottobre 2008. Ieri, la paura si è trasfornata in panico con i listini azionari entrati ufficialmente in correzione (oltre il 10% di calo dai massimi). Per dare un’idea della forza del calo, l’indice S&P500 è sceso di oltre il 10% in una sola settimana altre 4 volte dalla seconda guerra mondiale: ottobre 1987, aprile 2000,settembre 2001 e ottobre 2008.

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Non va meglio in Asia: il Nikkei crolla del 3,67%, in forte calo anche le Borse cinesi.

La Borsa di Tokyo ha subito un ulteriore calo oggi, a seguito dei movimenti avvenuti ieri sulle altre piazza mondiali. Alla fine delle contrattazioni odierne, l’indice Nikkei è sceso del 3,67%, perdendo più di 800 punti. Andamento fortemente negativo anche per le Borse cinesi: Shanghai inn calo di quasi il 4%, mentre Shenzhen di quasi il 5%. All’unisono con le altre aree asiatiche in preda al panico per la diffusione dell’epidemia di Coronavirus in tutto il mondo e il suo impatto economico.