Crolla il Bund tedesco: come investire adesso su questo asset

Il bund tedesco a 10 anni è salito allo 0,2%. Il livello più alto in quasi tre anni e oltre in territorio positivo dopo anni sotto zero.

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I rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati in tutto il mondo. Quello del Bund Tedesco ha realizzato un vero e proprio rally nelle ultime giornate. L’ultimo report sul mercato del lavoro statunitense, ha rafforzato le aspettative degli investitori. Secondo cui le banche centrali inizieranno ad aumentare costantemente i tassi di interesse per combattere l’inflazione.

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Il rendimento di riferimento del Tesoro USA a 10 anni, che aiuta a fissare i costi di finanziamento su qualsiasi cosa, dai mutui ai prestiti aziendali, si è attestato all’1,930%. La sua chiusura più alta da dicembre 2019. Il bund tedesco a 10 anni è salito allo 0,2%. Il livello più alto in quasi tre anni e oltre in territorio positivo dopo anni sotto zero. I rendimenti, hanno iniziato a salire in Europa. Il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde giovedì scorso ha affermato che l’inflazione era più alta e più sostenuta del previsto, aprendo la porta agli aumenti dei tassi di interesse quest’anno. Le aspettative che la Federal Reserve aumenterà i tassi più volte nel 2022 hanno innescato una disfatta obbligazionaria di inizio anno che ha sconvolto i mercati finanziari, alimentando il calo delle azioni e altri investimenti più rischiosi.

Le vendite si sono estese dopo che il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha rilasciato dati sui NFP. Quest’ultimi mostrano che i datori di lavoro USA hanno aggiunto 467.000 posti di lavoro a gennaio. Questo era ben al di sopra delle previsioni degli economisti che si aspettavano una maggiore resistenza dall’ultima ondata di casi di Covid-19. Insieme alla revisione al rialzo dei mesi precedenti, il rapporto sorprendentemente forte apre la strada alla Fed per inasprire la politica.

Il rendimento dei Treasury a 10 anni, ha invertito una discesa iniziale subito dopo il rapporto. Con il rendimento a due anni che si è attestato all’1,322%, rispetto all’1,190% di giovedì.

Nel loro insieme, i dati hanno segnalato che gli investitori si aspettano che l’economia statunitense si stia rafforzando abbastanza da non interrompere le prospettive a lungo termine, hanno affermato alcuni analisti. Mentre le variazioni dei rendimenti europei hanno suggerito un quadro più confuso, molti si aspettano che la politica monetaria si irrigidisca ovunque nei prossimi mesi.

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