La Corea del Nord ha giustiziato un forex trader come parte di un giro di vite sui mercati dei cambi, secondo l’agenzia di spionaggio della Corea del Sud. Mentre il leader supremo Kim Jong Un stringe la sua presa sull’economia, dopo le recenti difficoltà.
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Kim Byung-kee, un membro del comitato di intelligence dell’Assemblea nazionale sudcoreana che è stato informato dal servizio di intelligence, ha detto che l’esecuzione è stata l’ultima di una serie di misure “irragionevoli” da parte del signor Kim mentre la Corea del Nord lotta sotto il Covid- 19 pandemia e sanzioni internazionali. L’esecuzione ha seguito un apprezzamento di quasi il 20% del won nordcoreano nei confronti del dollaro USA negli ultimi mesi. Uno dei movimenti più grandi degli ultimi anni. Prezzi pubblicati dal Daily NK, un sito web con sede a Seoul che tiene traccia dei tassi di mercato in diversi paesi nordcoreani città. L’improvviso cambiamento evidenzia una crescente instabilità dell’economia, molto preoccupante a Pyongyang.
Alcuni analisti hanno dichiarato che l’apprezzamento della valuta locale ha seguito un giro di vite sulle transazioni basate sul dollaro USA. Proprio mentre Pyongyang sta rafforzando il controllo sull’economia dopo anni di liberalizzazione del mercato. Andrei Lankov, un esperto nordcoreano presso la Kookmin University di Seoul, ha detto che ci sono stati segni di “cambiamenti significativi” nella situazione valutaria da ottobre dopo anni di “notevole stabilità finanziaria”.
“Per molto tempo sotto Kim Jong Un, non sono intervenuti affatto con le imprese private. Non si sono limitati a tollerare, ma hanno incoraggiato il decentramento e il passaggio alle relazioni di mercato tra imprese industriali e individui. Ora stanno cercando di tornare indietro “.
Lankov ha aggiunto inoltre che l’esecuzione avrebbe inviato un avvertimento al pubblico qualora ci siano azioni contro le indicazioni del regime sull’uso della valuta estera. In seguito alla catastrofica rivalutazione improvvisa della valuta di Pyongyang nel 2009, le valute estere sono diventate ampiamente utilizzate nel commercio di frontiera. Non solo, in particolare nelle transazioni sul mercato privato, con maggior spazio al dollaro USA e il renminbi cinese .
C’è incertezza tra gli osservatori nordcoreani sulla portata della pandemia nello stato isolato.
Pyongyang non ha confermato pubblicamente alcun caso di Covid-19. A gennaio aveva immediatamente implementato un rapido blocco dei suoi confini, prima della maggior parte degli altri paesi. Tuttavia, i dati di zero infezioni è stata accolta con scetticismo da esperti e funzionari internazionali.
Il giro di vite sui forex trader e l’inasprimento del controllo sui mercati valutari arriva mentre Kim lotta contro le ricadute economiche della pandemia e il conseguente tonfo nel commercio con la Cina. Queste sfide sono state aggravate quest’anno da sanzioni economiche paralizzanti, da tifoni e inondazioni devastanti. Go Myong-hyun, ricercatore presso l’Asan Institute for Policy Studies, un think tank con sede a Seoul, ha affermato che il cambiamento di approccio è stato un duro colpo per Kim. Quest’ultimo infatti aveva “rivendicato il merito” dello sviluppo economico da quando aveva preso il potere nel 2011 .
“Tra il 2010 e il 2017, il livello delle importazioni della Corea del Nord è salito, il livello delle esportazioni è salito e [Mr. Kim] ha presentato importanti progetti pubblici a Pyongyang. Ora non può più farlo perché sta finendo i soldi. Questo è il motivo per cui sta riaffermando il controllo sul mercato “.
Il signor Go ha anche notato che i media statali nordcoreani hanno aumentato le richieste di autosufficienza, invitando a sostituire le importazioni con prodotti di origine nazionale. “Queste sono essenzialmente espressioni che i nordcoreani devono stringere la cinghia”.
Il regime di Kim Jong Un ha affrontato a lungo le critiche per aver deviato i fondi dal settore pubblico sempre più impoverito, per sviluppare armi di distruzione di massa. Il mese scorso, Kim ha presieduto una delle più grandi parate militari del paese negli ultimi anni. In cui è stato svelato il più grande missile balistico intercontinentale mobile del mondo. Evidenziando ancora la sua continua attenzione allo sviluppo di armi nucleari nonostante l’aggravarsi della crisi economica.
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