BCE: tassi fermi e politica monetaria “dovish”

La Banca Centrale Europea ha confermato i tassi di interesse a zero nell'area euro e ha mantenuto l'orientamento a non effettuare rialzi almeno fino alla fine dell'anno.

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Mario Draghi, bance centrale europea
Mario Draghi

La Banca Centrale Europea ha confermato i tassi di interesse a zero nell’area euro e ha mantenuto l’orientamento a non effettuare rialzi almeno fino alla fine dell’anno.

Come da attese, non ci sono stati effettivi cambiamenti di rilievo. Confermati anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e il tasso sui depositi presso l’Istituto centrale a -0,40%.

Al momento non sembra essere nell’intento del board, annunciare una stagione su cui potrà ricadere un probabile innalzamento dei tassi di interesse, il primo dopo 9anni.

Dal comunicato appena emesso, possiamo estrarre: “in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine“. Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea intende anche continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Live

Dalla conferenza in diretta della Banca Centrale Europea, evidenziamo:

  • dettagli su Tltro sarà dettagliato nei prossimi meeting;
  • dati macro economici confermano il rallentamento economico;
  • protezionismo e geopolitca pesano sul sentiment economico;
  • possibile un ampio grado di accomodamento della politica monetaria, se necessario.
  • rischi di outlook rimangono al ribasso
  • valuteremo misure per impatto tassi negativi
  • dati macro deboli soprattutto dal settore manifatturiero

Proseguendo l’intervento, il Presidente Draghi ha posto l’accento sui doverosi passi in avanti da dover compiere in merito all’unione bancaria.

“L’obiettivo del 2% di inflazione è fortemente sostenuto dalla Banca Centrale Europea”

Incalzato in merito ai dettagli sulla nuova operazione Tltro, Mario Draghi ha ribadito che è necessario osservare l’evoluzione dell’economia dell’Unione, per poter agire al meglio ed in maniera migliore per fornire sostegno alla stessa.

Un ultima battuta in merito all’inflazione:” probabilmente toccherà il fondo a settembre” – è questa la previsione attuale secondo il board.