Banche, Governo e il nodo “risarcimento ai risparmiatori”

Banche e crescita rimangono le questioni aperte all'interno del Governo e la tensione tra le due anime portanti dello stesso si acuiscono.

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banche, governo e il nodo risarcimento
Da sinistra: Matteo Salvini, Presidente Giuseppe Conte e Luigi di Maio

Banche e crescita rimangono le questioni aperte all’interno del Governo e la tensione tra le due anime portanti dello stesso si acuiscono. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria ancora nel mirino delle forze politiche. In questa situazione di instabilità, il premier Giuseppe Conte da un lato prova ad assumersi la responsabilità.  Da un lato sul fronte della tutela dei risparmiatori truffati, dall’altro come garante della crescita e della tenuta dei conti.

Il Ministro degli Interni Matteo Salvini ribadisce la sua posizione sulla tutela dei risparmiatori truffati e mantiene alta la pressione sull’esecutivo: “Di rinvio e rinvio ci sono troppi dossier rinviati per i miei gusti, a me piace affrontarle le cose: o è sì o è no, o è bianco o è nero. Sui rimborsi per i risparmiatori – ha detto Salvini – bisogna fare bene e fare in fretta. Non ha capito Di Maio, Tria…in media stat virtus. E’ già passato troppo tempo. Conte ha detto ‘faccio io’ e lo faccia, ha la mia fiducia”.

In risposta alla parole del Ministro hanno fatto immediatamente eco le parole del Ministro dello Sviluppo Economico Luigi di Maio: “I truffati dalle banche li dobbiamo risarcire. Quelle persone vanne risarcite senza arbitrati, lodi o giudici, visto che già ne hanno passate abbastanza. Sono contento che siamo arrivati alla conclusione. Vanno risarciti tutti il prima possibile, aspettiamo la riunione di lunedì con le associazioni, ma la mia linea è molto chiaro”.

La palla passa in mano agli altri due protagonisti dello scacchiere, i quali hanno sottolineato la linea comune, per rassicurare i cittadini e non solo, in atto. Il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto che vanno rimborsati tutti e presto, ma secondo le norme. Da notare l’immediato sostegno a suo favore del segretario europeo Moscovici, che si è schierato con lui, elogiandolo con un : ” L’uomo giusto al posto giusto”.

“C’è stato un confronto sereno, perché tutti quanti avevamo le idee chiare: abbiamo un miliardo e mezzo da sbloccare nel limiti delle regole europee. Quando vedo qualche ricostruzione sorrido”. E’ quanto ha detto dal premier Giuseppe Conte.  “Il ministro Tria deve stare sereno, è a Bucarest e si sta confrontando seriamente con i nostri partner” ha detto Conte.