Arriva il maxi-decreto “Cura Italia”

Il Consiglio dei Ministri sul maxi-decreto con cui il governo punta a fronteggiare l'emergenza Covid-19.

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il maxi-decreto con cui il governo punta a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Fra le novità, 40 milioni alla Rai per fare fronte sia alla parziale sospensione del canone nelle zone rosse sia al “prevedibile rilevante calo degli introiti pubblicitari”. Inoltre Castelli annuncia “un nuovo decreto nei prossimi 20 giorni, basato sugli sviluppi della situazione”. Aiuti per medici, lavoratori, famiglie, imprese. Un’iniezione di sostegno all’economia, subito, da circa 25 miliardi. E finanziamenti mobilitati per 350 miliardi. Eccola la manovra “cura Italia”. Prende forma in un maxi decreto composto da circa 120 articoli. Nelle ore di allarme massimo per la tenuta del sistema sanitario in Lombardia, il governo si vara misure – “solo le prime” – per frenare i contraccolpi economici dell’emergenza Coronavirus e per sostenere la sanità.

LE PAROLE DI CONTE
Abbiamo approvato il decreto. Il Governo è vicino alle imprese, alle famiglie, ai liberi professionisti e anche ai giovani che stanno facendo sacrifici per il bene più alto che è la salute dei cittadini. Nessuno deve sentirsi abbandonato, oggi questo decreto legge lo dimostra. Le misure di sostegno inserite in questo decreto ne sono concreta testimonianza.
Stiamo offrendo una risposta sul terreno economico, possiamo parlare di modello italiano per la strategia di contrasto e per la strategia di politica economica per far fronte a questa emergenza economica e sociale. Abbiamo messo in campo 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio dell’impresa e delle famiglie. Ci sono flussi per 350 miliardi, è una manovra economica poderosa. Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con gli stracci, stiamo tentando di costruire una diga per proteggere imprese famiglie e lavoratori. Vogliamo che l’Europa ci segua. I primi pronunciamenti sono importanti, l’Italia è promotrice di un messaggio che coinvolga tutte le istituzioni europee. Domani ci saranno nuove misure per ricostruire, con un piano di ingenti investimenti che dovremo promuovere con rapidità. Sono orgoglioso di questa comunità che ho l’onore di guidare in questo frangente che è così delicato per la nostra storia. Tanti italiani sono in trincea negli ospedali e nei supermercati, tanti rimangono a casa ma non sono inerti, possiamo essere orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo.

Se l’emergenza si protrarrà – spiega – le misure assunte per il mese di marzo potranno essere rinnovate per aprile. Il governo mobilita finanziamenti per 350 miliardi, una cifra “equivalente” in percentuale del pil ai 550 miliardi della Germania. Ma il ministro fa appello alla responsabilità di tutti: le scadenze fiscali sono tutte rinviate ma “chi ha la possibilità paghi”, per destinare risorse al sistema sanitario.

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Le misure per la sanità sono in cima al decreto.

Arrivano 1,15 miliardi per la sanità e 1,5 miliardi per la Protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l’emergenza sanitaria di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali. Il commissario, Domenico Arcuri, potrà fronteggiare la grande carenza di mascherine e di altri macchinari di terapia intensiva anche avviando intere nuove linee produttive. E poi ci sono i sostegni alle imprese, a quelle che si sono fermate e quelle che continuano a lavorare.

Per gli autonomi, inclusi i lavoratori di turismo e spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro. Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga. Come annunciato, vengono sospesi i mutui, fino a 18 mesi, per tutti coloro che siano in difficoltà economica, inclusi gli autonomi. Nasce un fondo “di ultima istanza” da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare. Chi ha continuato ad andare al lavoro a marzo avrà un bonus di 100 euro. Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari. Ci sono misure per proteggere i taxisti, i postini. Rimborsi degli spettacoli, sostegno all’editoria. La risposta del governo al probabile crollo del Pil vale anche più di una manovra.

E non finirà qui.

Ma la discussione sulle misure va avanti per tutta la giornata, nella maggioranza e con l’opposizione, sentita in teleconferenza sabato notte. Oggi c’è il Consiglio dei ministri, dopo un lunghissimo preconsiglio, la riunione tecnica preparatoria. Il Pd parla di un “primo fondamentale passo”. Ma Italia viva lamenta che c’è troppo poco per autonomi e professionisti. Il governo vorrebbe il sostegno dell’opposizione, in spirito da unità nazionale. Ma la Lega, pur avendo ottenuto il sì a due sue proposte, attacca: il decreto “non risolve veramente le emergenze ma cerca di porvi rimedio senza coraggio. I ritardi sono sintomo di una maggioranza che non dialoga con l’opposizione perché non riesce a dialogare con se stessa”. “Su fisco, lavoro e famiglie non ci siamo”, dice anche Fi: “La bozza va migliorata o interverremo in Parlamento”.

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